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Lettere A Colori: Descrizioni di dipinti nella corrispondenza di Dante Gabriel Rossetti
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298
(13) Donna Lilith
21 aprile/1870
Scalands/Robertsbridge/Hawkhurst
Caro Dr. Hake
Mi fa piacere sapere che le poesie Le siano piaciute tanto! Sono convinto di essere principalmente un poeta (entro i limiti delle mie facoltà) e che siano le mie tendenze poetiche a dare valore ai miei dipinti; solo perché la pittura, diversamente dalla poesia, è un mezzo di sostentamento, ho espresso la mia arte poetica principalmente in quella forma; […] Molti dei miei dipinti sono solo un mezzo per guadagnarmi da vivere, mentre i miei versi, non avendo fini economici, sono rimasti incorrotti. Mi ha chiesto di Lilith – immagino si riferisca al quadro-sonetto. Il quadro è intitolato in realtà Lady Lilith (anche se ho la sensazione che questo titolo costituirà un problema quando si troverà stampato senza l’immagine che lo spiega), e rappresenta una moderna Lilith mentre si pettina la massa di capelli color oro e si guarda allo specchio con quella tipica ammaliante aria assorta capace di attirare gli altri nella sua cerchia. L’idea che lei mi ha suggerito (quella del pericoloso principio dell’origine femminile del mondo) costituisce in un certo senso la nozione centrale del sonetto. Penso che il poema Jenny, Un’ultima confessione e La casa della vita siano le cose per le quali vorrei essere conosciuto. In modo particolare spero non si pensi mai che la mia poesia sia il risultato di tendenze pittoriche, in verità credo che nessuna arte poetica più della mia sia libera dall’artificio di ciò che chiamano “la pittura di parola”. Come con le forme ricreate in pittura, così in poesia vorrei principalmente avere a che fare con emozioni personificate; e nell’eseguire il mio schema de “La casa della vita” (semmai lo farò) proverò a mettere in pratica una completa dramatis personae dell’anima.
Sinceramente Vostro D G Rossetti@Fredeman, W. E., The Correspondence of Dante Gabriel Rossetti, op. cit., vol. 4, p. 449-50. La lettera fu inviata al poeta George Gordon Hake, che di lì a poco sarebbe diventato amico fraterno di Rossetti.
Scalands/Robertsbridge/Hawkhurst
Caro Dr. Hake
Mi fa piacere sapere che le poesie Le siano piaciute tanto! Sono convinto di essere principalmente un poeta (entro i limiti delle mie facoltà) e che siano le mie tendenze poetiche a dare valore ai miei dipinti; solo perché la pittura, diversamente dalla poesia, è un mezzo di sostentamento, ho espresso la mia arte poetica principalmente in quella forma; […] Molti dei miei dipinti sono solo un mezzo per guadagnarmi da vivere, mentre i miei versi, non avendo fini economici, sono rimasti incorrotti. Mi ha chiesto di Lilith – immagino si riferisca al quadro-sonetto. Il quadro è intitolato in realtà Lady Lilith (anche se ho la sensazione che questo titolo costituirà un problema quando si troverà stampato senza l’immagine che lo spiega), e rappresenta una moderna Lilith mentre si pettina la massa di capelli color oro e si guarda allo specchio con quella tipica ammaliante aria assorta capace di attirare gli altri nella sua cerchia. L’idea che lei mi ha suggerito (quella del pericoloso principio dell’origine femminile del mondo) costituisce in un certo senso la nozione centrale del sonetto. Penso che il poema Jenny, Un’ultima confessione e La casa della vita siano le cose per le quali vorrei essere conosciuto. In modo particolare spero non si pensi mai che la mia poesia sia il risultato di tendenze pittoriche, in verità credo che nessuna arte poetica più della mia sia libera dall’artificio di ciò che chiamano “la pittura di parola”. Come con le forme ricreate in pittura, così in poesia vorrei principalmente avere a che fare con emozioni personificate; e nell’eseguire il mio schema de “La casa della vita” (semmai lo farò) proverò a mettere in pratica una completa dramatis personae dell’anima.
Sinceramente Vostro D G Rossetti@Fredeman, W. E., The Correspondence of Dante Gabriel Rossetti, op. cit., vol. 4, p. 449-50. La lettera fu inviata al poeta George Gordon Hake, che di lì a poco sarebbe diventato amico fraterno di Rossetti.